Occhiuzzi Timing

 
     
 
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Il Tempo e il Cronometraggio


 "Se non mi chiedono cosa sia il tempo lo so, ma se me lo chiedono non lo so"

"Noi conserviamo la memoria del passato e siamo in attesa del futuro"
Sant'Agostino d'Ippona

S.Agostino d'Ippona - IV - V secolo d.c.


Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare
è la fonte della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la fonte del sapere.
Trova il tempo d'essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'esser contento,
è la musica dell'anima.

Antica ballata irlandese


Ti auguro tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo per la vita.

Elli Michler

www.ellimichler.de
© Don Bosco Medien GmbH (casa editrice),
Monaco di Baviera

 

Ecco il testo originale:

Ich wünsche dir Zeit

Ich wünsche dir nicht alle möglichen Gaben.
Ich wünsche dir nur, was die meisten nicht haben:
Ich wünsche dir Zeit, dich zu freun und zu lachen,
und wenn du sie nützt, kannst du etwas draus machen.

Ich wünsche dir Zeit für dein Tun und dein Denken,
nicht nur für dich selbst, sondern auch zum Verschenken.
Ich wünsche dir Zeit – nicht zum Hasten und Rennen,
sondern die Zeit zum Zufriedenseinkönnen.

Ich wünsche dir Zeit – nicht nur so zum Vertreiben.
Ich wünsche, sie möge dir übrig bleiben
als Zeit für das Staunen und Zeit für Vertraun,
anstatt nach der Zeit auf der Uhr nur zu schaun.

Ich wünsche dir Zeit, nach den Sternen zu greifen,
und Zeit, um zu wachsen, das heißt, um zu reifen.
Ich wünsche dir Zeit, neu zu hoffen, zu lieben.
Es hat keinen Sinn, diese Zeit zu verschieben.

Ich wünsche dir Zeit, zu dir selber zu finden,
jeden Tag, jede Stunde als Glück zu empfinden.
Ich wünsche dir Zeit, auch um Schuld zu vergeben.
Ich wünsche dir: Zeit zu haben zum Leben!

Elli Michler

© Don Bosco Verlag, München

www.ellimichler.de

 

Si prega di diffondere questa poesia (corretta!) con il  nome de l'autrice e il copyright in Italia, ovunque ci sia la possibilità.
È consentita, ma solo per uso di siti internet interamente privati (=sui siti Internet che non hanno scopo commerciale),  in conformità alle indicazioni di legge, la citazione  della poesia “Ti auguro tempo” di Elli Michler , a condizione che siano chiaramente indicati l’autore e l’avviso di copyright. I proprietari di siti commerciali devono prima ottenere il permesso dal editrice Don Bosco  :
rights@donbosco-medien.de     - se possibile in lingua inglese.

Se si dispone di contatti con opportuni editori italiani, vi chiedo di trasmettere l'attaccamento a questi editori.
Grazie in anticipo per la vostra comprensione e il vostro impegno.

Con i migliori saluti Barbara Michler (la figlia di Elli Michler)


Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Tutti gli eventi possono essere descritti in un tempo che può essere passato, presente o futuro. La complessità del concetto è da sempre oggetto di studi e riflessioni filosofiche e scientifiche da parte dell’uomo.

http://www.wikipedia.it/


“Il Fatto é che Socrate, in quanto filosofo, non ammette l’esistenza del Tempo Assoluto, per lui il Tempo é una Astrazione Mentale, non esiste.

Il Passato non è più, il Futuro non é ancora, il Presente, come separazione di due cose che non esistono, come fa ad esistere?

Potete farmi un esempio di qualcosa che è accaduto in questo momento?

Se io produco un rumore, si può dire che l’ho fatto “adesso”?

No! Perché nel momento che tu lo pensi il rumore é già accaduto! Quindi il rumore é “passato”.”

Luciano De Crescenzo
(Luciano De Crescenzo – 32 Dicembre)

 

Il Tempo è una convenzione, serve solo a sapere che ora è.

Una Tartaruga vive cento anni, un Topo vive tre anni, in Cina c’é una farfalla che vive solo un’ora, la Gialla Farfalla.

Alla Gialla Farfalla non è che gli puoi dire, ” Ue’,  aspetta cinque minuti che mo vengo”.

Esiste un Tempo Esterno ed un Tempo Interno. Il Tempo Esterno è quello degli Orologi, dei Calendari, ed è uguale per tutti.

Il Tempo Interno invece é un fatto personale, come il colore degli occhi o il colore dei capelli, è diverso da persona a persona.

Ecco perchè ci sono persone che hanno 50, 60 o 70 anni ma hanno l’impressione di averne 20.

La Verità é che non si tratta di un’impressione.


“Ti signu gratu, Tiempu miju chi vuli veloci
com’un fulmini ntru cielu,
picchì tu m’ha ‘mparatu a camminà sfidann’u vientu
ca mi vulere fermà.”
 
“Ti sono grato, Tempo mio che voli veloce
come un fulmine nel cielo
perché tu mi hai insegnato a camminare sfidando il vento
che mi vorrebbe fermare.”
 

“Benito Ciarlo” di Montalto Uffugo (CS)


Starò via per molto?
Per sempre e per un giorno.
A chi apparterrò laggiù?
Chiedilo alla pietra
Chiedilo al mio canto

Epitaffio del poeta inglese Cecil Day Lewis 
Cecil Day Lewis


Problema del tempo da un punto di vista matematico piuttosto che fenomenologico.
Premettiamo che il tempo serve a misurare "quando" un certo evento avviene, anche se ancora non si potrebbe parlare di "quando".Una volta stabilito il tempo esso potrà darci ragione della sequenzialità degli eventi.
Il tempo è "ordinabile" in base ai concetti di "prima e dopo".
Fissato, quindi, un momento iniziale (arbitrario), una origine del nostro asse Cartesiano, dal quale far partire il tempo, potremo parlare di prima e dopo ed il tempo è stabilito.
Il passo successivo è stabilire una unità di misura per determinare il "quanto prima o quanto dopo".
Pure questa scelta è arbitraria, sia essa l'oscillazione di un atomo di Cesio come quella di un pendolo appeso alla volta di una cattedrale.
A questo il tempo è diventato una mera espressione fisica, è misurabile ed ha perso tutto il suo fascino misterioso.
dal sito YAHOO 


Festina lente 
 


TIME - Pink Floid
Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an off hand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine, staying home to watch the rain
You are young and life is long and there is time to kill today
And then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun, but it's sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in a relative way, but you're older
Shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desperation is the English way
The time is gone, the song is over, thought I'd something more to say

Home, home again
I like to be here when I can
When I come home cold and tired
It's good to warm my bones beside the fire
Far away across the field
The tolling of the iron bell
Calls the faithful to their knees
To hear the softly spoken magic spells

Scorrono ticchettando gli attimi che compongono un giorno noioso,
tu sprechi le ore percorrendo vie fuori mano
gironzolando per una piccola zona della tua città
aspettando che arrivi qualcuno o qualcosa a mostrarti la via.

Sei stanco di stare al sole o di stare a casa a guardare la pioggia,
sei giovane e la vita è lunga, c’è troppo tempo da ammazzare oggi,
e un giorno ti volti e vedi che dieci anni sono scivolati via,
nessuno ti ha detto quando correre, hai perso il colpo di pistola*.

Allora corri e corri per raggiungere il sole, ma sta tramontando
e facendo il suo giro per rispuntare ancora una volta dietro di te
Il sole è lo stesso nel suo moto relativo, ma tu sei invecchiato,
il respiro è più corto e la morte un giorno più vicina.

Ogni anno diventa più corto, sembra che il tempo non ci sia mai,
i programmi o falliscono o diventano mezze pagine di linee annotate,
Sopravvivendo nella quieta disperazione alla maniera inglese
Il tempo è terminato, la canzone è finita, pensavo di avere ancora qualcosa da dire.

*
A casa, di nuovo a casa,
mi piace essere qui quando posso,
quando torno infreddolito e stanco
è bello scaldarsi le ossa accanto al fuoco
In lontananza, al di là del campo,
il suono della campana di ferro
richiama il fedele ad inginocchiarsi
per sentire le parole magiche pronunciate dolcemente.

 


Usa bene il tempo, se vuoi avere del tempo libero

Benjamin Franklin
Benjamin Franklin



Un buon esempio sul fatto che il tempo è relativo: provate a passare mezz'ora con una bella ragazza e mezz'ora seduti su una stufa accesa... in uno dei due casi il tempo vi sembrerà più lungo

Albert Einstein

 Albert Einstein


Se non accadesse nulla, se nulla cambiasse, il tempo si fermerebbe. Perchè il tempo non è altro che cambiamento, ed è appunto il cambiamento ciò che noi percepiamo, non il tempo. Di fatto il tempo non esiste.

 


Albert Einstein e la teoria della relatività. Cos'è il tempo? E lo spazio?

Una critica profonda alla concezione newtoniana dello spazio ed al tempo come entità assolute e non relative, venne successivamente elaborata da Albert Eintein (1879-1955), il più famoso scienziato vissuto nel nostro secolo.

Einstein si rese conto che la percezione era implicata nella relatività del moto, proprio in quanto l'osservazione del movimento degli oggetti rendeva necessario che l'oggetto fosse illuminato: la relatività di Galileo doveva riguardare la luce.

Einstein considerò che se il tempo della percezione degli oggetti fosse istantaneo (T=0 ), la velocità della luce dovrebbe essere infinita, come si era esemplificato fino ad allora: quando apriamo gli occhi ed osserviamo il mondo, vediamo quello che è effeftivamente e contemporaneamente presente attorno a noi.

Ma Einstein sapeva che Michelson e Morley, due scienziati americani, avevano dimostrato nel 1887 che la velocità della luce era elevata, ma non infinita e che infatti corrispondeva a circa 300.000 Km/secondo (quantità che indicheremo con c).
Ciò significa che la luce delle stelle che vediamo in cielo proviene dal passato; potremo infatti casualmente vedere la luce emessa da una stella, che in effetti non esiste più da molto tempo.

Allora Einstein, a seguito della enunciazione che non è misurabile nulla di più veloce della luce, immaginò di cavalcare la luce che porta l'informazione sul movimento: da qui la necessità di modifica delle dimensioni relative allo spazio/tempo in cui si osservano gli eventi.
Infatti, muovendoci alla velocità della luce esploreremmo tutto il passato dell'universo: poiché il rapporto S/T deve risultare come limite massimo uguale alla velocità della luce, che nel vuoto è stata misurata come costante universale c; se la velocità delle luce è costante, per rimanere tale a tutte le condizioni del moto, devono variare il numeratore e/o il denominatore del rapporto che esprime la velocità.

Inoltre Einstein proponendo la sua teoria della relatività nel 1905, formulò l'ipotesi che se riteniamo l'energia totale (E) una costante universale, il cambiamento delle dimensioni relative tra spazio e tempo deve corrispondere ad una variazione della massa dei corpi.
Da qui la famosa equazione della relatività, E = mc2.

Questa formulazione comporta che, in prossimità della velocità della luce, la massa di un corpo in moto deve diventare energia.

Con Einstein si realizza un grande cambiamento nel modo di pensare allo spazio ed al tempo: l'equazione della relatività stabilisce che se la massa dei corpi in movimento varia a seconda della velocità, allora nuove dimensioni dello spazio/tempo vengono definite dalle interazioni della massa variabile con il campo della energia.

Per Einstein spazio e tempo non sono più quantità assolute e distinte, di valore primordiale come aveva supposto Newton, ma intrinsecamente relative, per cui lo spazio non è assolutamente distinguibile dal tempo; sono gli eventi di interazione tra energia e materia che determinano dimensioni variabili dello spazio/tempo nell'universo.

Purtroppo tali distorsioni relativistiche dello spazio/tempo in funzione della velocità a cui sono soggette le masse dei corpi in movimento, generano inammissibili paradossi logici a tutt'oggi irrisolti.

Il più famoso è il cosiddetto paradosso dei gemelli.

Trattasi di un esperimento mentale in cui si suppone che un gemello resti a terra e l'altro navighi nello spazio ad una velocità che si approssima sempre più a quella della luce; dato che c=S/T, se la velocità dell'astronave aumenta, il valore del tempo sull'astronave deve diminuire, deve cioè rallentare il ticchettio dell'orologio del gemello in volo rispetto a quello del gemello rimasto a terra. In tal caso quando il gemello volante torna a casa trova il fratello molto più vecchio di lui.

Questo tipo di paradosso non è nuovo: è spesso ricordato il paradosso di Achille e la tartaruga di Zenone d'Elea (480? a.C.), che impediva al veloce Achille di sorpassare la tartaruga perché, prima di raggiungerla, avrebbe dovuto arrivare alla metà della distanza tra lui e la tartaruga; ma se si suppone di poter dividere un segmento dello spazio all'infinito, di conseguenza Achille non può avere altro che un tempo infinito per raggiungere l'infinitesima suddivisione della distanza che lo separa dalla tartaruga.

Il paradosso dei gemelli come quello della tartaruga irraggiungibile, evidenziano come alcuni ragionamenti scientifici, apparentemente coerenti, portino a conclusioni paradossali.
Restano perciò una sfida alla ricerca di nuovi modelli concettuali di revisione del ragionamento scientifico precedente, che pur sembrando per molti aspetti logico, applicato rigorosamente, diviene irrazionale anche nei riguardi del senso comune.

Un evidente errore comune ai due paradossi della tartaruga ed Achille, così come in quello dei gemelli, consiste nel trattare entità quali lo spazio ed il tempo come assolute, e poi pensare di renderle relative tra loro.
Ogni entità, infatti per essere considerata assoluta, dovrebbe anche essere assolutamente distinta dalle altre e quindi non può poi essere relativizzata.

Questa semplice riflessione logica non basta per capire meglio il mistero del tempo: una sfida assai più importante e complessa emerge oggi nella scienza.
Cosa sia il tempo in relazione alla nascita ed all'evoluzione della vita è una questione ancora aperta alla creatività dei giovani capaci di applicarsi allo studio della scienza.

 


Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro

Richard Phillips Feyman
Richard Phillips Feynman

 



I paradossi di Zenone (che molti secoli dopo sarebbero stati di aiuto nello sviluppo del calcolo infinitesimale) sfidavano in modo provocatorio la nozione comune di tempo. Il paradosso più celebre è quello di Achille e la tartaruga: secondo il suo ragionamento, attenendosi strettamente alle regole logiche, l'eroe greco (detto "pié veloce" in quanto secondo la mitologia greca era "il più veloce tra i mortali") non raggiungerebbe mai una tartaruga. L'esempio è molto semplice: supponiamo che inizialmente Achille e la tartaruga siano separati da una distanza x e che la velocità dell'eroe corrisponda a 10 volte quella dell'animale. Achille comincia a correre fino a raggiungere il punto x dove si trovava la tartaruga ma essa, nel frattempo, avrà percorso una distanza uguale a 1/10 di x. Achille prosegue e raggiunge il punto "x + 1/10 di x" mentre la tartaruga ha il tempo di compiere una distanza di 1/100 di x (1/10 di 1/10 di x), distanziando nuovamente l'inseguitore. Continuando all'infinito Achille riuscirà ad avvicinarsi sempre di più all'animale il quale però continuerà ad avere un sempre più piccolo ma comunque sempre presente distacco. La paradossale conclusione di Zenone era: Achille non raggiungerà mai la tartaruga.
Zenone
Zenone